giovedì 18 ottobre 2012







                                                                  SICILIA






Dopo un lungo periodo di silenzio dettato da impegni famigliari e lavorativi, eccomi a raccontarvi della nostra ultima avventura estiva.
A tre anni dalla sua progettazione finalmente questa estate siamo andati in SICILIA.
L'avventura ha avuto inizio il 30 di giugno quando ci siamo messi in strada alla volta di Genova dove ad attenderci c'era il traghetto che ci avrebbe condotto sull'isola del fuoco. Viaggio confortevole e tranquillo, la nave ha preso il largo in perfetto orario e ha toccato il suolo palermitano alle 17,30 del primo luglio (la sera della finale degli europei).
Non è mia intenzione stilare un banale diario di bordo elencando e commentando giorno per giorno quanto abbiamo vissuto su questa meravigliosa terra, ci vorrebbe troppo tempo tante sarebbero le cose da raccontare, ma piuttosto descrivere emozioni, sensazioni, provate durante il nostro viaggio.
Da subito mi sono sentito a casa. Sarà stato il clima mediterraneo, i colori che già dalla nave facevano capolino all'orizzonte o forse la bramosia che da anni mi faceva desiderare di raggiungere queste terre che tutto mi sentivo di essere fuorché un turista.
L'isola è una continua scoperta, man mano che procediamo con il nostro viaggio incontriamo persone che ci regalano cortesia e lasciano cosi impresse nella nostra mente emozioni che poche volte ricordo di aver provato, è che dire del cibo? Non ci sono parole per descrivere i sapori della cucina siciliana che ci ha fatto tornare a casa con qualche chilo di troppo. Però ne è valsa la pena.
Un fatto accaduto all'inizio della nostra vacanza ha lasciato nel mio cuore un segno indelebile.
Il 3 luglio è una sera fresca ed il mare è piuttosto agitato, ceniamo su di una incantevole terrazza in riva al mare. Florinda, la titolare del lido, (adesso mia cara amica)ci prepara una deliziosa cena a base di pesce, tutto è perfetto, il tramonto, il vino ma soprattutto la compagnia. Verso le 10.30 pienamente soddisfatti salutiamo la nostra ospite e torniamo al camper, passano pochi minuti quando un' altro ospite dell'area corre da noi cedendoci se abbiamo sentito delle grida provenire dal mare, corro verso la strada, che sovrasta la spiaggia, dove riesco a sentire una soffocata richiestad' aiuto. L'istinto mi fa scattare e mi precipito in spiaggia, è buio pesto ed il mare agitato di sicuro non aiuta, un pedalò spiaggiato attira la mia attenzione, sul posto c'è un altra persona uno sguardo e rimettiamo l'imbarcazione in acqua dirigendoci verso il buio. Dall'alto qualcuno illumina il mare e subito individuiamo la sagoma di un uomo che galleggia a faccia in giù, io non so nuotare bene ma il mio compagno si e si butta subito in acqua per avvicinare il corpo alla barca. A fatica riesco ad issarlo a bordo, l'uomo è molto pesante ed il recupero è reso difficile dalle onde. Con non poca fatica guadagniamo la terra ferma dove tentiamo di rianimarlo, da subito la situazione si presenta  
drammatica è nonostante l'arrivo dell'ambulanza il nostro soccorso si è dimostra inutile. Quasi avvolto in un batuffolo do cotone dove la confusione ed il caos che in quel momento sembrano non riguardarmi ritorno al camper dove faccio una doccia fredda e mi sdraio nel tentativo di capire se ciò che ho vissuto è realmente accaduto. Qualcuno ipotizza che ad essere caduti in mare fossero due persone, pertanto i soccorsi continuano per tutta la notte e tutto il giorno dopo. 
L'altro ragazzo verrà ripescato tre giorni dopo. Ancora oggi non conosco il nome dell'uomo che quella notte abbiamo ripescato dal mare, so solo che era un ragazzo rumeno che lavorava la vicino e che ah lasciato una moglie e due bambini piccoli. Sarei voluto arrivare qualche minuto prima, forse... Non conosco neanche il nome dell'uomo che ha condiviso questa esperienza con me.
Non ho mai visto la morte così da vicino e quanto è accaduto quella notte rimarrà per sempre un segno indelebile nella mia mente.
La Sicilia però mi ha preso sotto braccio e mi aiuta a vivere questa esperienza più serenamente. Durante questo viaggio ho conosciuto persone come Florinda, che con me ha vissuto que tragici momenti, Maurizio, che ci ha accolto nella sua casa e ci ha fatto sentire la persone più importanti del mondo, ho visto l' ETNA che ci ha regalato una fresca parentesi in una torrida estate e che dire delle isole minori, semplicemente fantastiche.
Dopo tre settimane di pure emozioni la sera del 23 luglio alle 21 in punto la nostra nave stacca da terra un le lacrime ci rigano il viso, grazie Sicilia per quello che ci hai donato, grazie amici per l'amicizia che ci avete dato.

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